L’allegato green alla rivista Domus di Settembre

L’allegato green alla rivista Domus di Settembre

  • scritto da Redazione
  • categoria Recensioni

Nel mese di settembre la rivista Domus va in edicola con un inserto “green” che ospita interviste, riflessioni ed approfondimenti sull’evoluzione ecosostenibile della progettazione delle città, degli edifici e dei loro componenti.

Introducono lo speciale “green” di Domus tre interviste di Paolo Cresci e Mauro Olivieri (Arup Italia) al filosofo Umberto Galimberti, al direttore generale del WWF Marco Lambertini e all’architetto Stefano Boeri. Legate da un unico filo conduttore, le tre interviste esplorano i recenti prodigi della tecnica e la loro influenza sull’uomo e sulla natura. Umberto Galimberti, anche docente, psicoanalista e autore di numerose pubblicazioni, racconta il suo punto di vista sulla trasformazione che il rapporto uomo-natura ha subito nell’“età della tecnica”, cioè da quando “la natura non è più l’abitazione dell’uomo, tutto è diventato utilizzabile e l’uomo non ha più una casa”.

Seguono originali interventi di illustri architetti e ingegneri, saggisti e filosofi, come quello in cui Mario Coppola e Leonardo Caffo raccontano le ricadute che la fine dell’antropocentrismo ha avuto sulla scala dei valori utilizzati nella progettazione architettonica e si interrogano sul ruolo della sostenibilità in questa trasformazione.  

allegato green domus b 

La sostenibilità è declinata a tutto tondo in questo speciale “green” di Domus: gli approfondimenti non riguardano soltanto l’architettura ma anche la città ed i suoi spazi, le infrastrutture ed i nuovi sistemi di trasporto, con un occhio alle realtà più all’avanguardia, come Portland, Singapore e Stoccolma, a cui l’intervento di Stefano Recalcati dedica un approfondimento speciale.

Kai Uwe Bergmann, partner presso BIG Architect, presenta BIG Ideas, il dipartimento in cui prendono vita i progetti più visionari dell’innovativo studio nato a Copenhagen agli inizi del 2000. Si progetta, si sperimenta e si costruiscono prototipi a partire da informazioni: condizioni ambientali, posizione geografica, percorso del sole sono solo alcune delle variabili considerate.

Proiettate verso il futuro sono anche le riflessioni di Dan Hill (Aurp) e Ben van Berkel (UNStudio). Il primo parla di democrazia digitale sostenibile come un’opportunità per progettare gli scenari futuri in tempo reale, in modo partecipato e sostenibile, il secondo si interroga sulle novità della progettazione dopo il parametrico, soffermandosi su un’idea di sostenibilità oltre le preoccupazioni ambientali.

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Infine, l’allegato “green” di Domus rende omaggio a cinque progetti accomunati dalla capacità di “narrare una poetica di necessità bilanciata tra natura e tecnica, avendo come elemento di raccordo il benessere dell’uomo”. Tra questi, il Serpentine Pavillion 2017 progettato da Francis Kéré, che fonde i riferimenti culturali del Burkina Faso con tecniche costruttive sperimentali.

L’Allegato “green” è in edicola dal 4 Settembre 2017 con il numero di Domus 1016.

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Fonte: L’allegato green alla rivista Domus di Settembre