Autocarri e regolamentazioni: ecco cosa è utile sapere su questi veicoli
Quando parliamo di autocarri ci riferiamo, secondo il codice della strada, a quella categoria di mezzi che sono destinati al trasporto di oggetti e delle sole persone addette all’uso o al trasporto delle cose presenti sul mezzo. Chiarito questo concetto, un autocarro non deve quindi necessariamente trasportare merci, può contenere qualsiasi oggetto a patto che l’addetto all’uso o al trasporto dello stesso viaggi con lui. Sull’autocarro può viaggiare un numero di persone pari a quello indicato sulla carta di circolazione e solo per alcune categorie di veicolo sono permessi anche i bambini sotto i 12 anni. Insomma, rispettando alcune semplici norme aggiuntive e le normali regolamentazioni della strada, è possibile persino andare in vacanza con un autocarro ( se rispetta alcune caratteristiche che vedremo tra poco ), poiché le persone all’interno del mezzo sono addette all’uso degli oggetti all’interno dello stesso: contenuto delle valigie, attrezzatura per sciare e così via. Una volta presa la decisione di acquistare un veicolo di questo genere, sarà anche fondamentale trovare un assicurazione autocarro economica rivolgendosi al mercato delle assicurazioni online, che consentono di avere maggiore convenienza a parità di garanzia e qualità.
La differenza tra autocarri a uso proprio e autocarri a uso terzi
Precisiamo subito un altro punto, che riguarda la guida degli autocarri. Spesso, infatti, non è chiaro quali siano le norme e le regolamentazioni per poterli utilizzare senza incorrere in sanzioni. Innanzitutto, questi veicoli si dividono in due categorie: uso proprio, che comprende quello privato e quello aziendale, e uso terzi. Nel primo caso l’autocarro può essere guidato senza vincoli, a patto che abbia queste peculiarità: immatricolato come N1 ( cioè con una massa complessiva a pieno carico al massimo di 35 quintali ); carrozzeria F0; quattro o più posti a sedere; rapporto tra la potenza del motore e la portata del veicolo maggiore o uguale a 180. Questo tipo di autocarro può essere intestato a un privato o a un’azienda con P.Iva e non appartiene al gruppo di mezzi a reddito commerciale. Si tratta del caso di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, per cui può essere utilizzato senza limitazioni con il vantaggio di avere un vano carico sul quale è possibile trasportare oggetti pesanti e grandi, non trasportabili nelle normali autovetture. Diverso è il caso in cui la carta di circolazione riporti la voce “uso terzi”. L’utilizzo dell’autocarro in questo caso è limitato alle attività legate a un’azienda e lo si può guidare solo se autorizzati. In più, il mezzo deve essere iscritto all’albo degli autotrasportatori.
Un esempio di utilizzo: l’azienda agricola
Nel mondo dell’agricoltura si utilizzano spesso gli autocarri di tipo N1. Questo perché, prima di tutto, l’autocarro è un mezzo che gode di alcuni benefici fiscali, visto che è considerato un bene strumentale per l’azienda. In più, tali veicoli risultano molto convenienti per un altro motivo: non c’è bisogno di permessi speciali o autorizzazioni per guidarli ( è sufficiente la patente B, se hanno massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 quintali ). In alternativa, le aziende agricole scelgono spesso anche di immatricolare come autocarro un pick-up, in modo che ne assuma tutte le agevolazioni.