L’IVA nel commercio con l’estero: aggiornamenti e novità
Quali sono gli aggiornamenti attuali per l’IVA quando si effettua commercio estero? Scopriamolo in questo articolo.
Se sei una persona che ha un’azienda che lavora moltissimo fuori dal territorio italiano allora questo articolo è sicuramente di tuo interesse. Andremo infatti a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle novità introdotte in merito all’IVA a partire da questo 2021. Ci sono diversi cambiamenti e non devi fartene sfuggire nessuno, ti consigliamo inoltre di eseguire una Consulenza Aziendale a Fano se vuoi fare ancora più chiarezza sull’argomento e vuoi sapere cosa ti aspetta.
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Tanti cambiamenti a partire dal 2021
Sono numerosi i cambiamenti che sono stati introdotti a partire dal 01 Luglio 2021, in molti la definiscono una vera e propria rivoluzione che non interessa solo l’Italia ma tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea. Lo scopo di questi cambiamenti è quello di rendere l’imposta sul valore aggiunto più semplice per tutti.
Lo sportello OSS
Lo sportello OSS è uno sportello unico che va a sostituire lo sportello MOSS. È ampliato a tre regimi differenti:
- Regime non UE era già presente.
- Regime UE è stato ampliato.
- Regime di importazione, una nuova introduzione.
L’esistenza di questi regimi permette ai vari soggetti di pagare l’IVA negli stati membri in cui questi soggetti passivi non sono stabiliti il tutto attraverso un portale apposito.
Cosa cambia per l’IVA UE?
Questi cambiamenti riguardano tutti coloro che svolgono commercio online, gli operatori postali, i corrieri, le amministrazioni doganali e anche i consumatori. Ecco cosa cambia:
- La soglia massima per la vendita a distanza di beni nell’UE arriva a 10 mila euro.
- Ci saranno disposizioni speciali per chi opera in mercati o piattaforme online cedendo beni.
- Nuovi requisiti necessari per la conservazione dei registri.
- Termina l’esenzione dell’IVA per le merci dal valore al di sotto dei 22 euro, ciò vuol dire che da oggi sono soggette anche loro.
- Misure semplificate per le vendite di beni a distanza dal valore inferiore ai 150 euro.
Il vantaggio di queste nuove applicazioni sta nel pagare l’IVA dove viene acquistato il bene o il prodotto all’estero o all’interno dell’UE però mantenendo il tasso di IVA uguale a quello del paese in cui è destinato l’arrivo del prodotto. Questo dovrebbe permettere di far crescere maggiormente le imprese UE e di creare un aumento delle entrate pubbliche, riducendo così il rischio di frodi.