Ambiente

10 font per architetti

10 font per architetti

  • scritto da Elisa Stellacci
  • categoria Curiosità ecosostenibili

Qualcosa ti disturba nell’impaginazione di un elaborato e nella lettura di un pannello informativo? Perdi ore nella scelta e nell’abbinamento di font per tavole di concorso o per il tuo portfolio? Non preoccuparti, non sei certo l’unico: è una delle più comuni ossessioni di architetti e designer! Una lista di 10 font per architetti ti aiuterà nella scelta dei caratteri per layout di concorso, booklet e dettagli tecnici.

La tipografia, con l’insieme dei font, pesi e colori, aiuta a schematizzare e rendere più chiara la comunicazione di tutti i progetti grafici. Nelle tavole di concorso sono sicuramente le immagini a svolgere il ruolo principale, ma non bisogna sottovalutare l’importanza del testo. Una scelta sbagliata può pregiudicare l’esito dell’intera composizione, mentre la gerarchia e leggibilità dei caratteri veicolano un messaggio coerente e lineare.

 EMBT Benedetta Tagliabue, Ampliamento della Scuola di Musica per la Gioventù, Amburgo, 2011EMBT Benedetta Tagliabue, Ampliamento della Scuola di Musica per la Gioventù, Amburgo, 2011

La maggior parte degli architetti, anche senza alcuna cognizione del lettering e del graphic design, utilizza caratteri sans serif, cioè senza grazie, perché minimal, neutrali e più chiari a monitor. Altri, come Miralles Tagliabue EMBT, Carme Pinós e Frank Lloyd Wright, hanno definito una propria identità tipografica coniando caratteri in linea con il proprio stile e la personalità architettonica.

Di seguito una collezione di font per architetti (la maggior parte gratuiti e sans serif) con alcune curiosità sulle origini, da combinare con uno, massimo due, più esuberanti e in contrasto.

10 font per architetti e designer

Il font Avenir

Il font Avenir per architetti

Avenir significa “futuro” in francese e si ispira infatti al font Futura, ma appare meno geometrico e razionale. Questo font, adatto agli elaborati grafici degli architetti per la sua semplicità, risale al 1988, ed è stato elaborato dal più noto e prolifico tipografo del XX secolo Adrian Frutiger, che oltre all’Avenir, ha creato l’Univers e il Frutiger. Tutti accumunati da un’estrema leggibilità e linearità, sono font immortali e molto utilizzati in vari ambiti. Alla già ricca e variegata famiglia Avenir è stata aggiunta nel 2003 la collezione Next Pro, ideata dal giapponese Akira Kobayashi. Menzione particolare merita l’Avenir Next Condensed (il font prediletto di mia sorella!); elegante e sottile si sposa perfettamente con i serif tradizionali come Minion, progettato da Robert Slimbach per l’Adobe.

Il font Courier New

Courier New è uno dei 10 font adatti al lavoro degli architetti

Era il tipo di carattere della maggior parte delle macchine da scrivere e per questo un font che gli architetti che vogliono dare un tocco retrò ai propri elaborati grafici. E’ anche molto utilizzato nella programmazione, perché monospazio e slab serif, ovvero con minima o nessuna differenza di spessore tra le aste, le grazie ben marcate e perpendicolari. Lo stile del carattere Courier è stato progettato nel 1955 da Howard Kettler: in principio avrebbe voluto chiamarlo “Messenger” (messaggio), ma poi decise per Courier (corriere), conferendogli un significato più nobile.

Il font Eaglefeather

Eaglefeather è il font inventato da Frank Lloyd Wright

È il font disegnato e utilizzato dall’architetto Frank Lloyd Wright, rilasciato in forma digitale nel 1997 grazie al designer David Siegel. Seguendo gli insegnamenti del maestro Louis Sullivan, Wright realizzò elaborati non semplicemente funzionali e esplicativi del progetto architettonico, ma vere e proprie opere d’arte con testi in sintonia agli edifici ideati. Il font Eaglefeather è stato realizzato a partire dai disegni dell’Olive Hill, un complesso di edifici adibiti a centro artistico, ora noto come Barnsdall Park. Wright aveva concepito 19 lettere, tutte maiuscole; Siegel e il designer Carol Toriumi-Lawrence, hanno successivamente completato l’alfabeto e tutti caratteri minuscoli in linea con gli originali. Il nome del font deriva da un altro progetto dell’architetto, una casa a Malibù realizzata per il produttore Arch Oboler. È un font molto particolare, con doppia barra per la A e H, la S graziosa e inclinata come una scala mobile, che ricorda la scrittura a mano e il movimento Arts and Crafts a cui Wright rimase fedele.

Il font Futura

Il font Futura ispirato al Bauhaus

Il font si ispira alla Bauhaus e fu sviluppato dal designer tedesco Paul Renner nel 1927. Può essere considerato il padre di tutti i font dell’architettura e dei sans serif geometrici, caratterizzato da una sobria sintonia tra curve e linee dritte. Progettato a partire da forme pure, quali quadrati, cerchi e triangoli, è leggibile e facilmente individuabile a qualsiasi scala, utilizzato largamente nella cultura popolare. Brand famosi, Ikea, Absolut e Red Bull, e grandi artisti come il regista Stanley Kubrick, hanno scelto il font Futura perchè affascinati dalla sua forte personalità che ben si adatta a titoli, headlines e testi in maiuscole.

Il font Gill Sans

Il nome del carattere viene dal suo inventore, l’incisore Eric Gill, che forgiò tantissimi altri caratteri tra cui Perpetua e Joanna. È un font versatile, decoroso ma senza grazie, il più british che esista, utilizzato per i loghi e le grafiche della BBC, la chiesa d’Inghilterra e la British Railways. La versione light è sicuramente la più adatta in ambito architettonico.

Il font Gotham

CLint Eastwood ha usato il font Gotham

Soprattutto utilizzato in maiuscolo, è un font molto discreto e onesto. Nato dalla mano di Tobias Frere-Jones per la Hoefler Frere-Johnson di New York nel 2000, si è diffuso notevolmente grazie alla ricchezza e varietà della sua famiglia (40 diversi pesi, dal light all’ultra). È stato utilizzato dalla campagna presidenziale di Obama e per la locandina del film “Gran Torino” di Clint Eastwood.

Il font Helvetica

Il font Helvetica è molto usato nelle campagne pubblicitarie

Nato nel 1957 in Svizzera, come suggerisce il nome, da Max Miedinger e Eduard Hoffman per la fonderia Haas di Munchenstein a Basilea. Negli anni Sessanta diventò famoso in tutte le sue versioni (light, bold e italic) grazie a campagne pubblicitarie e addirittura il protagonista del film “Helvetica” di Gary Hustwit. Bellissimo font, tondo, deciso ma forse un po’ troppo visto.

Il font Isocpeur

Tra i 10 font per architetti Isocpeur dalle linee rigorose

Per anni è stato utilizzato per cartigli, elaborati esecutivi e tavole da concorso. È un tipo di font non proporzionale, rigoroso, geometrico e semplice.

Il font Neutra

Christian Schwartz definisce il font Neutra nel 2002, sviluppato in collaborazione del figlio dell’architetto Richard Neutra, Dion. Il font, influenzato dall’Avenir, si ispira all’architettura e al design moderno di Neutra; ha avuto un larghissimo uso e consenso. Le versioni Neutraface No. 2 e Neutraface Condensed riducono l’eccentricità dei caratteri, rendendoli più adatti a lunghi testi. Tratto distintivo la Q dall’asta perpendicolare.

Il font Ostrich Sans 

Ostrich Sans è un font elegante e adatto a titoli

È un font recente, disegnato da Tyler Finck nel 2011, che lo definisce un favoloso sans serif dalle estremità allungate. Molto elegante, sottile e adatto per titoli e testi in lettere maiuscole.

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  • pubblicato Mar 9 Gennaio 2018
Elisa Stellacci

Elisa Stellacci

Di origine barese e studi ferraresi, si occupa di architettura e grafica a Berlino. Lavora in uno studio di paesaggio, adora le ombre, concertini indie-rock e illustrazioni per bimbi. Volubile e curiosa, si perde nei dettagli e divide non equamente il tempo tra lavoro, amici e passioni.

Fonte: 10 font per architetti