Vivere in movimento: l’importanza dello sport per una vita equilibrata
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Non c'è dubbio: sport e salute vanno a braccetto
È ormai ampiamente documentato e dimostrato che svolgere regolarmente una qualunque attività fisica contribuisce notevolmente a farci invecchiare meglio.
Si tratta di un'esigenza che, chi più chi meno, tocca tutti e in particolar modo le persone che vivono in città e non hanno nelle immediate vicinanze spazi dove correre o passeggiare e/o che svolgono una professione sedentaria (alias otto ore o più alla scrivania davanti al pc ).
Il movimento aiuta a mantenere allenato il nostro corpo, aumenta il livello di resistenza fisica, giova ai muscoli, alle ossa e al sistema cardiovascolare.
Costituisce la chiave di volta per conservare forte e tonica la nostra muscolatura, fa bene anche alle ossa e alle articolazioni, perché migliora l'elasticità e quindi l'efficienza di tendini e legamenti.
Ma non solo.
L'attività fisica è un toccasana anche sotto il profilo psico-intellettuale.
Detto ciò, avremo compreso quanto sia importante impegnarci per ricavare un piccolo spazio per dedicarci al movimento, almeno una o due volte la settimana.
Come influisce il benessere fisico sulla nostra sfera psicologica ed emotiva
Fare movimento, a qualunque livello, quindi anche se si tratta della cosiddetta ginnastica dolce, implica una maggiore produzione di endorfine.
Questo ormone, non a caso chiamato anche ormone del buonumore, produce effetti estremamente positivi dal punto di vista del nostro umore: lo migliora, contribuisce a farci vedere le cose sotto una luce diversa ed è in grado di prevenire o ridurre gli stati di ansia e fatica.
Attenzione però, in questo contesto il must have è che non venga mai a mancare il termine rilassante.
Cosa significa?
Vuol dire che è fondamentale che il tempo che dedichiamo all'attività fisica ci appaghi. Deve essere un momento che dedichiamo a noi stessi con piacere, qualcosa che facciamo davvero volentieri.
Non dobbiamo viverlo come l'ennesimo obbligo o adempimento da aggiungere alla nostra già fitta agenda di impegni professionali e/o familiari.
Altrimenti, pur se stiamo facendo qualcosa di buono per il nostro corpo, verrà meno il beneficio sotto il profilo psicologico.
Anzi, il rischio è che la sessione-sport si aggiunga alla nostra lista di cose che ci stressano.
Scegliere l'attività fisica adeguata
Per ottenere tutti questi benefici è fondamentale che ciascuno di noi svolga un'attività che sia in linea con la propria forma fisica generale e con l'età.
Questo punto è molto importante, in quanto dobbiamo evitare di sovraccaricarci inutilmente, infatti, ricordiamoci che non stiamo parlando di allenamenti a scopo agonistico, bensì di svolgere in completa serenità del sano movimento.
Se ci collochiamo tra gli under 40, il mix consigliato è il seguente: almeno tre sessioni di sport settimanali durante le quali alternare l'allenamento aerobico con altre attività da svolgere all'aperto come la camminata veloce, la corsa, nuoto o bicicletta, ciascuna della durata di almeno 30 minuti.
Questa ricetta serve per potenziare la muscolatura e per allenare la forza.
Se rientriamo nella fascia d'età 50-60 anni, bisogna dare la priorità a esercizi che ci garantiscono la tonicità muscolare e la mobilità corporea.
Vanno benissimo lo stretching, che può essere effettuato tramite semplici allungamenti che possiamo eseguire in qualunque momento anche restando in casa, oltre a diverse posizioni di yoga o pilates.
Una volta superati i 65 anni è consigliabile proseguire con l'attività fisica aerobica ma di intensità moderata.
Nel caso di un'attività più intensa, in base alle singole condizioni fisiche, si consiglia di rimanere nel range dei 75-150 minuti per quanto riguarda la durata dell'allenamento.
A questa età è fondamentale svolgere regolarmente esercizi di rafforzamento muscolare.