Amianto: un occhio al passato e al futuro
Studi che hanno analizzato i comportamenti dei rifiuti di amianto all’interno delle discariche, sia a breve che a lungo termine sono in corso, hanno stimato che l’impatto ambientale dello smaltimento in discarica, il trasporto aereo di fibre o la dispersione nel terreno, non è certamente trascurabile. Tra tutti i rifiuti esistenti, quelli di amianto sono in classifica secondi solo ai rifiuti che si producono all’interno del centro urbano, in quanto a volume. In merito alla tossicità e nocività si classificano invece come i primi: proprio il cemento-amianto costituisce 85% dei rifiuti pericolosi per la salute, il restante della percentuale è materiale friabile. A tal proposito, il Ministero dell’ambiente ha optato per l’adozione di nuove modalità per il trasporto e il deposito dei rifiuti di amianto, imballaggio, sul loro trattamento e sulla loro ricopertura nelle discariche. Oggi si sta pensando di scegliere trattamenti che portano ad una trasformazione totale dell’amianto, una trasformazione di tipo cristallochimica che consentirebbe di mutare l’amianto in una materia prima.
Amianto: siti di smaltimento
Ma qual è la situazione oggi? Purtroppo l’avanzamento tecnologico non è ottimizzato al punto di ottenere la trasformazione sopra accennata, ma alla luce di un prospero si sistema, è bene parlare delle metodologie di bonifiche tradizionali. Dal 1992 all’interno delle discariche si attuano diversi interventi specializzati, che molto spesso per l’alto costo richiesto non vengono effettuati con tempismo. Consistono in:rimozione dei materiali di amianto loro conferimento in discariche speciali;incapsulamento;confinamento. Attraverso questi tra passaggi, lo smaltimento sembrerebbe risolto. Ma proprio lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale è oggi molto complesso, principalmente per la difficoltà nel rendere sostenibile la creazione di nuove discariche dedicate, in aggiunta alle numerose problematiche economiche.
La carenza di siti di smaltimento
Il Piano Nazionale Amianto fa oggi notare quanto la drammatica mancanza di siti sul territorio nazionale per lo smaltimento, mette in guardia su due priorità. In primis risulta fondamentale promuovere la ricerca e la sperimentazione di metodi alternativi allo smaltimento in discarica, anche in considerazione del fatto che numerose tecniche di recupero in sicurezza di tali materiali possono comportare decisivi risparmi economici di risorse finanziarie pubbliche conseguentemente della riduzione dei costi di smaltimento. In secondo luogo risulta necessario oltrepassare le lacune della pianificazione locale e le difficoltà che, sul piano territoriale rallentano l’effettiva realizzazione di impianti di smaltimento o recupero di rifiuti. In aiuto alle numerose problematiche gestionali, ci sono servizi come Nova Ecolgica che ogni giorno si occupa dello Smaltimento rifiuti a Roma.