Piante da appartamento: come sceglierle e prendersene cura
Piante da appartamento: come sceglierle e prendersene cura
- scritto da Erika Maggi
- categoria Giardinaggio creativo
Le piante da appartamento valorizzano l’ambiente domestico rendendolo piacevole, rilassante, accogliente e perfino più elegante. Ma non solo! Le piante sono in grado di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in casa, regolano il livello di umidità delle stanze e limitano l’inquinamento domestico, tanto che gli allergologi consigliano di tenere in casa almeno una pianta ogni 9 mq.
In copertina: lo Spatafillo
Già verso la fine degli anni ‘80 sono stati condotti dalla NASA degli studi approfonditi sulla capacità delle piante in ambiente domestico di purificare l’aria. Dagli studi emerse che le piante non solo sono in grado attraverso la fotosintesi clorofilliana di assorbire anidride carbonica e di rilasciare ossigeno, ma riescono a neutralizzare ed eliminare tossine e agenti inquinanti presenti tra le mura domestiche. Le deduzioni della NASA sono state confermate dalle ricerche effettuate sullo stesso tema negli anni successivi.
Indice dei contenuti
Come scegliere le piante da appartamento
Per scegliere le piante da appartamento bisogna fare diverse considerazioni, non tutte riguardanti la qualità vegetale: è importante individuare le dimensioni adeguate, le peculiarità delle specie e le cure da destinare ad ogni pianta perché sopravviva al meglio.
Segue un elenco di piante da appartamento. Per ogni esemplare sono fornite informazioni utili per la scelta di quelle più adatte al proprio appartamento con dettagli sulle dimensioni e l’aspetto, le condizioni di temperatura e luce da assicurare, il substrato ideale e le cure necessarie alla pianta perché si presenti al meglio (annaffiature, concimature, rinvasi ed eventuali accorgimenti particolari).
Spatafillo (spathiphyllum wallisii)
Lo spatafillo è una pianta erbacea sempreverde che raggiunge i 60 cm di altezza. Ha dalle lunghe foglie lanceolate, verdi, lucenti, appuntite e solcate da nervature marcate portate da lunghi piccioli.
Produce particolari infiorescenze dalla primavera all’autunno costituite da una lunga spata bianca, arrotolata attorno ad una pannocchia bianca.
- Temperatura non deve essere inferiore a 10-12 °C.
- Luce buona, ma diffusa, con esclusione dei raggi diretti del sole. Dovrà particolarmente intensa nel periodo della fioritura.
- Annaffiature e umidità ambientale durante il periodo estivo bisogna annaffiare e spruzzare le foglie dello spatafillo frequentemente. Per mantenere elevato il tasso di umidità atmosferica si possono mettere i vasi su terrine contenenti ciottoli mantenuti bagnati. In autunno-inverno si dovranno ridurre le annaffiature, senza mai permettere però al substrato di asciugare del tutto, mentre sarà utile continuare a spruzzare il fogliame.
- Substrato miscuglio a base di terra torba con aggiunta di sabbia, per contrastare le eventuali putrefazioni derivanti dall’umidità.
- Rinvaso rinvaso annuale in primavera aumentando il diametro dei contenitori, fino al raggiungimento della dimensione massima, allora sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale di 2-3 cm.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrare concime liquido ogni 10-15 giorni, dalla primavera ad autunno inoltrato. Assicurarsi che la pianta sia collocata in una zona dell’appartamento protetta dalle correnti d’aria.
Pachira acquatica
Un’altra pianta da far crescere in appartamento è la pachira acquatica, un albero che può raggiungere dimensioni considerevoli. La particolarità di questa pianta è il tronco intrecciato che sembra un’opera d’arte. Presenta foglie palmate pentalobate di colore verde intenso e da grandi infiorescenze prodotte nel periodo estivo, gradevolmente profumate, di colore rosso oppure violacei.
- Temperatura in estate è consigliabile porla all’esterno, a mezz’ombra; con i primi freddi deve essere ricoverata in casa.
- Luce la pachira acquatica ama posizioni molto luminose, ma non i raggi diretti del sole.
- Annaffiature e umidità ambientale annaffiare spesso ma senza esagerazioni.
- Substrato terriccio universale, ben drenato.
- Rinvaso rinvaso annuale in primavera aumentando il diametro dei contenitori, fino al raggiungimento della dimensione massima, allora sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale di 2-3 cm.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari va fertilizzata ogni 3 /4 settimane con un concime liquido ricco di microelementi da diluire nell’acqua di irrigazione. Le foglie, molto decorative, devono essere tenute ben pulite da residui calcarei e da polvere.
Chrysalidocarpus lutescens
La chrysalidocarpus lutescens è una palma dallo stipite rigato e lunghe foglie lanceolate appuntite di un verde scuro brillante. Difficilmente l’areca fiorisce in vaso, ma può capitare, se le condizioni di coltivazione in appartamento sono molto favorevoli, di produrre grandi fiori bianchi.
- Temperatura ideale di crescita è intorno ai 20-25 gradi.
- Luce ama esposizioni molto luminose ma non esposte ai raggi diretti del sole.
- Annaffiature e umidità ambientale annaffiature costanti e di terreno costantemente umido; è consigliabile vaporizzare con acqua sia nei periodi più caldi dell’anno, sia in inverno se la pianta è posta in luoghi caldi e asciutti, specialmente se vicina a fonti di calore.
- Substrato terriccio bilanciato misto di torba e ad argilla espansa.
- Rinvaso la chrysalidocarpus lutescens necessita di un rinvaso ogni 2 – 3 anni e bisogna utilizzare un vaso più grande e più profondo, perché le radici si sviluppano soprattutto verso il basso in senso verticale.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari è opportuno da aprile a settembre aggiungere del concime generico per piante verdi nell’acqua di annaffiatura ogni 15-20 giorni, che aiuta la pianta a mantenere la propria colorazione verde. A volte le foglie possono prendere una colorazione tendente alla giallastra, essa è dovuta a carenza di ferro e quindi bisogna intervenire con fertilizzanti a base della sostanza mancante.
Aglaonema Costatum
L’aglaonema Costatum è una pianta erbacea sempreverde di piccole dimensioni, con foglie decorative cuoriformi portate da dei lunghi piccioli di colore grigio – verde molto spesso screziate di bianco e dalle infiorescenze estive costituite da uno spatice che porta i fiorellini, avvolti, da una brattea detta spata.
- Temperatura minima sopportata si aggira intorno ai 13-16°C. In estate occorre ventilare l’ambiente quando la temperatura supera i 21°C; temperature troppo alte favoriscono l’attacco delle cocciniglie cotonose.
- Luce l’aglaonema Costatum tollera anche ambienti moderatamente luminosi.
- Annaffiature e umidità ambientale abbondanti in estate; ridotte e distanziate in inverno, per dare alla pianta un periodo di riposo vegetativo. Nel periodo invernale potranno risultare utili lavaggi e spruzzature alle foglie.
- Substrato migliore è dato da una miscela di terra di foglie e terricciato di letame in parti uguali, con aggiunta di sabbia e torba. Poroso e permeabile al massimo, per evitare che fusti e radici possano marcire.
- Rinvaso data la crescita lenta è sufficiente un rinvaso ogni due anni in primavera.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrare fertilizzante liquido durante tutto il periodo di crescita.
Caladio (Caladium x hortolanum)
Il caladio è una pianta erbacea molto decorativa, dal fusto leggermente arcuato, carnoso e liscoi, che porta all’apice grandi foglie cuoriformi variopinte, molto sottili quasi cartacee. Fiorisce a fine estate, con piccoli fiori profumati bianco.
Il Caladio è una pianta molto velenosa, fate quindi attenzione a coltivare questa pianta in casa se avete bambini o animali domestici.
- Temperatura dovrà mantenersi intorno a 21-24°C.
- Luce dovrà essere ottima, per mantenere la colorazione delle foglie, con esclusione del sole diretto.
- Annaffiature e umidità ambientale frequenti sia durante lo sviluppo delle radici che durante il ciclo vegetativo, fino a quando le foglie del Caladio cominceranno a ingiallire all’inizio dell’autunno che andranno ridotte. Durante l’inverno, se i tuberi vengono lasciati nel vaso, si annaffierà una volta al mese, per mantenere la terra appena umida. L’umidità ambientale dovrà essere incrementata spruzzando le foglie e ponendo le piante su terrine con ghiaia tenuta sempre umida.
- Substrato torba.
- Rinvaso annuale in primavera.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrare del concime liquido a cadenza settimanale, evitando concimi azotati, che favorirebbero le parti verdi a discapito delle colorazioni.
Ficus benjamina
Il Ficus benjamina è un albero sempreverde ottimo da tenere in appartamento. È costituito da un tronco diritto, snello e flessibile, dalla caratteristica chioma densa con rami sottili e penduli, con foglie ellittiche con apice acuminato, di colore verde brillante da giovane e più scura da adulte. Nei vecchi esemplari si sviluppano radici aeree colonnari che servono per distribuire il peso della chioma che si espande enormemente in orizzontale una volta raggiunta la maturità.
- Temperatura il Ficus benjamina avrebbe bisogno di una temperatura che si aggira tra i 20-22°C nelle ore di luce e 15-18°C di notte.
- Luce non necessitano e non amano la luce diretta del sole, ma prediligono ugualmente ambienti luminosi.
- Annaffiature e umidità ambientale le irrigazioni devono essere abbondanti e frequenti durante tutta la stagione estiva, mentre in inverno la quantità d’acqua si riduce. Prima di annaffiare, bisogna sempre assicurarsi delle condizioni d’umidità del substrato. Per mantenere una atmosfera umida, è particolarmente consigliato spruzzare acqua sulle foglie.
- Substrato prosperano in un substrato con pH compreso tra 5 e 6, dunque leggermente acido e non sopportano quei substrati scarsamente drenanti. Il terriccio più indicato è composto da un terzo di letame maturo, un terzo di terriccio di foglie ben decomposte e un terzo di argilla.
- Rinvaso si rinvasa in primavera e solo quando la pianta mostra di soffrire in un vaso diventato troppo piccolo, ossia quando le radici fuoriescono dal foro di fondo.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari va concimato ogni due settimane nel periodo primaverile-estivo e ogni due mesi in quello autunnale-invernale, con concime liquido mescolato all’acqua d’innaffiatura. Va ricordato che non ci deve essere nessun contatto tra l’acqua presente nel sottovaso e il vaso, dunque dovrà essere sistemato un supporto preferibilmente di materiale plastico. Evitare di porre la pianta alle correnti d’aria.
Aechmea fasciata
L’Aechmea fasciata è una pianta erbacea epifita di piccole dimensioni, dalle caratteristiche foglie coriacee con i margini seghettati di un bel colore verde-grigio con delle striature trasversali biancastre. Ogni 2-3 anni nel periodo estivo, al centro della rosetta di foglie si sviluppa una particolare infiorescenza che rimane decorativa per mesi, costituita da numerose brattee semilegnose, di colore rosato, tra cui sbocciano piccoli fiori lilla o bianchi.
- Temperatura ideale si aggira intorno ai 15-20°C.
- Luce prediligono posizioni molto luminose, senza luce diretta.
- Annaffiature e umidità ambientale regolari in estate, molto distanziate in inverno per concedere alla pianta un periodo di riposo vegetativo. Sono piante soggette alla marcescenza del colletto se a contatto con un substrato molto umido. Si dovrebbe seguire la tecnica di tenere pieno il pozzetto che si trova al centro della rosetta e deve essere sempre pieno ed ogni mese va svuotato per rinnovare l’acqua ed eliminare eventuali residui o altre sostanze che potrebbero putrefarsi e danneggiare la pianta. Queste piante non amano il calcare e l’acqua troppo fredda, per cui o si usa dell’acqua demineralizzata o acqua piovana.
- Substrato necessitano di un terriccio ricco di humus e sabbia, con il ph intorno a 5-5,6.
- Rinvaso all’inizio della primavera tenendo presente che queste piante durano, dopo che hanno fiorito circa due anni e la pianta si rinnova dai germogli basali.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrazioni di concime durante il periodo di accrescimento a cadenza bisettimanale. È necessario eliminare, gli eventuali depositi di calcare che si possono formare all’interno della rosetta e che possono pregiudicare l’assorbimento dell’umidità da parte della lamina fogliare. Si possono rinvasare le piante alla fine dell’inverno, tenendo presente che comunque, muoiono circa due anni dopo la fioritura.
Non tollerano le correnti d’aria ed in considerazione del fatto che hanno un apparato radicale di dimensioni molto ridotte, il vaso deve essere di piccole dimensioni.
Gloriosa rothschildiana
La Gloriosa rothschildiana è una pianta rampicante che può raggiungere l’altezza di due metri, dagli stupendi fiori rossi e gialli con petali arricciati rivoltati all’indietro che nel periodo estivo si rinvengono nella pianta. Le foglie sono lunghe e brillanti con un prolungamento ad uncino che la pianta utilizza per attaccarsi ai supporti.
- Temperatura nel periodo vegetativo necessita di oltre 18°C.
- Luce esposizione soleggiata in inverno e ombreggiata in estate.
- Annaffiature e umidità ambientale in primavera si deve irrigare progressivamente e sospese dopo la fioritura.
- Substrato ben drenato e ricco di torba e sabbia.
- Rinvaso in primavera il rizoma con terriccio fresco.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrare regolarmente concime liquido disciolto nell’acqua di annaffiatura.
Pink Splash (Hypoestes sanguinolenta)
L’Hypoestes sanguinolenta, anche detta “Pink Splash”, è un arbusto di piccole dimensioni dal portamento prostrato dalle foglie di forma ovato-acuminata, con la lamina, ruvida al tatto e di colore verde, punteggiata di rosa sulla pagina superiore. La pianta produce nuovi rami a livello dell’ascella delle foglie, punto dal quale nascono anche i piccoli fiorellini lilla, che, non avendo alcun interesse ornamentale, è bene eliminare, per risparmiare energie alla pianta.
- Temperatura non deve scendere sotto i 13-16°C.
- Luce intensa senza esporre la pianta al sole diretto.
- Annaffiature e umidità ambientale frequenti in estate, ridotte nella stagione invernale. L’umidità ambientale dovrebbe essere innalzata il più possibile, visto che in ambienti troppo asciutti tende a perdere le foglie e ad assumere un aspetto disordinato. Sarà utile porre il vaso su un vassoio contenente ghiaino mantenuto sempre bagnato.
- Substrato miscela a base di terra di foglie mature, terricciato di letame e torba, con aggiunta di sabbia per migliorarne la scioltezza.
- Rinvaso indicativamente ogni 2-3 anni, in primavera. Un’indicazione utile potrebbe essere quello di osservare quando il vaso non riesce più a contenere le radici. Il vaso successivo deve avere un diametro solo leggermente più grande del precedente.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari in primavera-estate la pianta trarrà giovamento dalla somministrazione di fertilizzante liquido a cadenza trisettimanale. Porre attenzione alle correnti d’aria fredda.
Asparagus sprengeri
L’Asparagus sprengeri è una pianta erbacea di piccole dimensioni a portamento ricadente, dai caratteristici cladodi verticillati lunghi, diritti, di colore verde brillante e la fioritura estiva di piccoli fiori bianco-rosati, delicatamente profumati e riuniti in infiorescenze racemose, ai quali fanno seguito bacche rosse.
- Temperatura in inverno può tollerare anche temperature intorno ai 10°C. Non tollera il caldo secco, che ne facilita l’attacco da parte delle cocciniglie.
- Luce mezz’ombra, con esclusione assoluta dei raggi diretti del sole.
- Annaffiature e umidità ambientale abbondanti per tutta la stagione vegetativa, molto ridotte in inverno. Alta umidità, l’atmosfera troppo secca, specie in appartamento, predispone all’attacco da parte di diversi parassiti.
- Substrato composto da terra di brughiera, terriccio di foglie ben decomposto, terra da giardino (rapporto 2:1:1).
- Rinvaso ogni uno-due anni, in primavera.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari si concimano ogni due settimane nel periodo vegetativo.
Senecio a collana (Senecio rowleyanus)
Il Senecio rowleyanus (o Senecio a collana) è una pianta succulenta, dalla particolare e apprezzata forma stravagante, costituita da fusti striscianti o pendenti, con tante piccole palline con i capolini di colore bianco puntinati di rosso, profumati, che fioriscono alla fine dell’estate-inizio autunno . Se i rami riescono a raggiungere il terreno, tendono a formare delle nuove radici, rendendo così la pianta ancor più caratteristica.
- Temperatura per geminare la pianta necessita di una temperatura di circa 20°C, ma sopporta male temperature troppo elevate. La temperatura ideale è intorno ai 16°C.
- Luce ha bisogno di una buona illuminazione ma non deve essere esposta ai raggi diretti del sole.
- Annaffiature e umidità ambientale si raccomandano innaffiature scarse.
- Substrato terra fibrosa di giardino con l’aggiunta di torba e sabbia.
- Rinvaso ogni due anni in primavera.
- Concimazioni ed accorgimenti particolari non servono concimazioni.
Crassula ovata
La Crassula ovata è una pianta succulenta, dai caratteristici steli spessi che si ramificano creando una chioma tondeggiante, che portano foglie carnose ovali, di una tonalità di verde chiaro. La fioritura avviene tra la stagione primaverile e quella estiva, con i fiori sono rosa o bianchi, raccolti in grandi ombrelle.
- Temperatura si deve aggirare tra i 10-13 °C (adatta per esterni, balconi, terrazze)
- Luce deve essere esposta ai raggi diretti del sole.
- Annaffiature e umidità ambientale effettuate quando la superficie del terriccio è secca; buona pratica è bagnare per bene il terriccio, poi far sgrondare tutta l’acqua in eccesso e quindi aspettare che il terreno sia secco prima di procedere con la successiva irrigazione.
- Substrato composto da terra da giardino alla quale si unisce sabbia grossolana o perlite nella misura di 2:1 e sistemare nel foro di drenaggio dei pezzi di coccio.
- Rinvaso annualmente in primavera, se le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione.
Concimazioni ed accorgimenti particolari somministrare dalla primavera all’autunno, ogni due settimane, un concime liquido diluito all’acqua di irrigazione.
Fonte: Piante da appartamento: come sceglierle e prendersene cura