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L’arte delle degustazione del vino: un fantastico mondo tutto da scoprire

Il mondo del vino ha coinvolto e continua a coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo, dai veri e propri professionisti che hanno saputo trasformare la loro passione in un lavoro (come i sommelier) ai semplici curiosi. Nonostante siano in tantissimi ad apprezzarne i sapori, sono davvero pochi coloro che riescono a comprenderne veramente la qualità. L'arte della degustazione del vino non è difficile da apprendere e passa attraverso un'analisi sensoriale che porta a saper interpretare colori, sapori e profumi. Scopriamo insieme il fantastico mondo della degustazione, come avviene e perché è sempre più apprezzato non solo dai professionisti ma anche dai semplici appassionati di vino.

 

Degustazione vini ed enoturismo

Prima di addentrarci nella descrizione delle tre fasi della degustazione è importante ricordare che oggi chiunque può partecipare e trovare estremamente interessante questa esperienza, anche chi conosce poco o nulla dei vini. Non a caso in Italia, terra dalle grandi tradizioni e ad alta vocazione vitivinicola, vengono organizzati migliaia di eventi riguardanti i vini. Basta semplicemente pensare all'enorme sviluppo negli ultimi anni dell'enoturismo, un viaggio volto a far conoscere le cantine, il processo di vinificazione e che si conclude con un assaggio gratuito dei vini della cantina. Tra le tante eccellenze del territorio italiano ricordiamo i vini Villa Vitas. Una delle migliori aziende vitivinicole friulane la cui tenuta, sita tra i comuni di Palmanova e Aquileia, comprende non solo i vigneti e le cantine ma anche un parco secolare e un'antica residenza del 700 nella quale sono stati ricavati dei pregiati appartamenti nei quali i turisti possono comodamente soggiornare. Zona tipica di produzione del Ribolla Gialla, tra i Vini Villa Vitas spiccano anche il Friulano, il Refosco, il Pinot Grigio, il Refosco dal Penducolo Rosso e il Titanium Rosso.

 

Assaggiare un vino: le 3 fasi della degustazione

Assaggiare un vino e comprenderne la qualità non è da tutti. Si tratta infatti di un particolare procedimento tecnico fondato sull'analisi sensoriale con la quale vengono determinate le caratteristiche organolettiche delle diverse tipologie di vini: bianchi, rossi e rosati. A giocare un ruolo determinante in questo processo sono la vista, il gusto e l'olfatto. Si parte infatti dall'analisi visiva del vino, per poi passare al suo profumo e concludere con l'assaggio nel quale si andranno ad esaminare quattro sapori fondamentali: acido, dolce, salato e amaro.
Partiamo con l'analisi visiva, la primissima fase della degustazione. Attraverso uno sguardo attento e critico viene analizzato il colore del vino (bianco, rosso o rosato) e passati in rassegna i seguenti parametri:

  • la tonalità;
  • la trasparenza o limpidezza, volta a verificare la presenza di sostanze non disciolte. Queste particelle possono essere residui di fecce oppure sintomo di un'alterazione in corso;
  • la consistenza che permette di trarre informazioni utili sulla componente alcolica del vino e sulla sua struttura. Questo esame avviene facendo girare il contenuto del bicchiere e verificando la rapidità di discesa delle gocce dalle pareti del calice;
  • l'effervescenza (solo per i vini spumante), ossia la presenza di anidride carbonica che dice molto sulla qualità del vino stesso. I vini con una buona struttura e con un discreto grado di complessità infatti hanno un rilascio di anidride carbonica lento e e graduale.

Si passa poi all'analisi olfattiva, volta ad individuare:

  • i profumi che possono a loro volta distinguersi in primari quando provengono direttamente dal tipo di uva utilizzata, secondari che si formano durante la vinificazione e terziari che sono dovuti al processo di affinamento;
  • la durata e l'intensità;
  • la complessità data da un insieme di profumi diversi tutti facilmente distinguibili.

Il processo di degustazione si conclude poi con l'analisi gustativa. Sorseggiando il vino se ne riesce a scoprire:

  • la durezza, detta anche acidità in quanto provocata dagli acidi presenti al suo interno;
  • la morbidezza o dolcezza, data dalla combinazione tra zucchero e alcool e che regala una sensazione piacevole per la presenza nel vino di residui zuccherini;
  • la sapidità, ossia un leggerissimo sapore salato dovuto alla presenza di sali minerali;
  • l'amarezza provocata dai polifenoli, in particolare i tannini.

 

Come viene organizzata una degustazione

La degustazione può essere fatta in due differenti modi:

  • orizzontale quando viene dedicata ad un'unica annata per tipologie di vino differenti;
  • verticale, ovvero stessa produzione ma annate diverse.

L'esperienza degustativa può anche avere ad oggetto un file rouge che può riguardare la tipologia di vini (bianchi, rossi o rosè), i metodi di vinificazione, la zona di produzione, ecc.
Dopodiché si passa alla parte pratica: l'assaggio che avviene secondo un preciso ordine. Si va dai vini più leggeri a quelli più corposi e un ruolo importante è rivestito anche dall'ordine crescente o decrescente delle annate. Ogni vino viene poi sapientemente accompagnato da formaggi, salumi e piatti tipici per creare armonia tra gli odori e i sapori del singolo vino e la pietanza gustata, al fine di esaltarne al massimo il gusto e scoprirne la qualità.