Maya Bay, chiusa fino al 2021 per salvare i coralli
La suggestiva spiaggia di Maya Bay, in Thailandia, resterà interdetta al turismo fino al 2021. Si tratta di una baia situata sull’isola di Phi Phi Leh, divenne nota grazie al film The Beach, con Leonardo DiCaprio. Questa chiusura è dovuta alla necessità di tutelare l’equilibrio ecologico del luogo.
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Maya Bay
I primi interventi per salvare il delicato ecosistema
A causa della fortunata pellicola prima e degli scatti che correvano su Istagram, Maya Bay è diventata una tra le più celebri mete del paese. L’inquinamento è cresciuto alle stelle, portando ad ingenti danni e per questo le autorità hanno preso provvedimenti. Si chiuse per la prima volta la baia per 4 mesi, ma poi il primo giugno 2018 si optò per la chiusura a tempo indeterminato, per dare il tempo agli esperti di fare le valutazioni del caso e vedere se fosse possibile intervenire.
La morte della barriera corallina
Frotte di turisti invasero la zona, arrivando in spiaggia direttamente con moltissime imbarcazioni. Questo movimento incessante ha quasi sterminato la popolazione di corallo, portando alla sua sparizione per oltre l’80% dei coralli della baia. Non solo il movimento innaturale ha danneggiato, ma anche l’inquinamento che queste persone hanno portato. Le creme solari contengono moltissime sostanze tossiche per il corallo ma non solo questo.
Gli hotel prima molto modesti e piccoli, si sono ingranditi, scaricando direttamente in mare, i rifiuti di ogni genere abbandonati, gli ancoraggi selvaggi delle imbarcazioni, le modeste dimensioni, stiamo parlando di una spiaggia di soli 250 metri larga 15.
Maya Bay, la chiusura fino al 2021
Il Dipartimento dei Parchi Nazionali, della Fauna e della Conservazione delle Piante ha dato una data di possibile riapertura della baia. Si è deciso di mantenerla chiusa per almeno altri due anni fino al 2021, monitorando puntualmente la situazione, sperando che la situazione migliori. Si recupera la biodiversità, sperando in una ricrescita delle barriere coralline e delle mangrovie che forniscono un habitat molto ricco.
Thon Thamrongnawasawat, biologo marino della Kasetsart Universit e consulente del dipartimento dei parchi thailandese, ha spiegato il provvedimento come una misura necessaria “per permettere alla sua ecologia di riprendersi completamente”. Si impedirà quindi agli oltre 6.000 turisti, d’invadere questo paradiso, dando modo alla natura di riprendersi e si spera sanando le sue ferite. In totale, Maya Bay rimarrà chiusa per quasi 3 anni, paradiso nuovamente inaccessibile per i turisti. Se nel 2021 si troveranno miglioramenti si aprirà nuovamente al pubblico, ponendo un limite agli ingressi. Durante l’alta stagione, solo 2.400 persone potranno accedere alla baia.