Conosciamo meglio i sintomi e rimedi delle emorroidi interne
Chi tende a soffrire di emorroidi non può mai abbassare la guardia. Ciò non significa essere sempre in tensione, ma aggiustare quelle abitudini quotidiane (alimentari e comportamentali) che potrebbero favorire l’insorgenza di questo doloroso problema. Forse molti di noi non sanno che esistono sia le emorroidi esterne, sia quelle interne, di cui ci occuperemo. Di per sé, questi cuscinetti vascolarizzati non costituiscono una minaccia, ma se si infiammano possono dare del filo da torcere. Scopriamo come scongiurare questa evenienza.
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Emorroidi interne, cosa sono e dove sono localizzate?
I cuscinetti emorroidari interni si sviluppano all’interno del canale anale e sono rivestiti della mucosa rettale. Questi cuscinetti fortemente irrorati di vasi sanguigni si formano sopra lo sfintere che regola l’apertura rettale. Le emorroidi interne non sono riconoscibili a occhio nudo, ma possono essere rintracciate con analisi mediche.
Cosa succede quando le emorroidi interne si infiammano?
Quando le emorroidi interne si infiammano, per motivi differenti, parliamo di “disturbo emorroidario” o malattia/patologia emorroidaria, alla quale sono associati alcuni sintomi.
La patologia emorroidaria ha un’origine (eziologia) multifattoriale, tuttavia è possibile riportare tre cause principali: indebolimento (sfiancamento) tissutale del canale anale, variazione rircolatoria del flusso venoso, traumi a svantaggio del plesso emorroidario.
Inoltre, altre condizioni o fattori possono esporre alla comparsa del problema: familiarità, stipsi, stile di vita inattivo, sforzi fisici eccessivi, gravidanza, posizione in piedi o sdraiata per lungo tempo.
Come agire per ridurre in fretta il disagio?
Il trattamento delle emorroidi interne è correlato al grado di patologia e alla propria situazione soggettiva. Infatti, in molti casi il rigonfiamento delle emorroidi interne non dà sintomi, se non al momento dell’evacuazione. In ogni caso, domandiamo subito consiglio al nostro medico, che potrà consigliarci una visita specialistica, per una gestione ottimale della situazione.
Per i casi più lievi di patologia emorroidaria (primo o secondo grado), l’approccio è conservativo (niente interventi chirurgici) e prevede alcuni rimedi per alleviare i sintomi.
Se la sintomatologia è presente e fastidiosa, è possibile intervenire subito sui sintomi con un prodotto ad uso topico. Per esempio, si può applicare un prodotto in crema con medicinali, per attenuare infiammazione, dolore e gonfiore, in particolar modo nella fase acuta. È inoltre possibile usare un prodotto in gel privo di medicinali, con effetti emollienti e protettivi, per restituire sollievo e promuovere i processi di rigenerazione dei tessuti, anche come mantenimento e trattamento di prevenzione.
Oltre a ciò, un’attenzione particolare va rivolta all’igiene intima. Evitiamo di strofinare eccessivamente con la carta igienica, onde evitare di irritare la mucosa anale già compromessa, ma tamponiamo con delicatezza. Per ciò che riguarda la detersione, scegliamo un prodotto non aggressivo, diluito in acqua tiepida.
Il detergente utilizzato dovrà rispettare il naturale pH della cute ed essere privo di eventuali allergeni, come profumazioni particolari, agenti schiumogeni o coloranti. Utilizziamo un panno morbido (cotone o lino) per asciugarci, tamponando lievemente.
Altri rimedi pratici per minimizzare fastidio e disagio
Nel quotidiano, ecco in che modo agire seguendo indicazioni di salute:
L’acqua tiepida può alleviare il fastidio e favorire il ritorno del sangue venoso
Può capitare che le emorroidi infiammate fuoriescano dal canale anale. In questo caso, per attenuare il fastidio, riempiamo il bidet o un catino con acqua tiepida e immergiamo completamente la zona perineale per circa dieci minuti.
L’acqua tiepida contribuirà a rilassare i muscoli ano-rettale, allentando il restringimento dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione e facilitando il ritorno venoso.
Utilizziamo un sostegno (ad esempio un cuscino ortopedico) per sederci
Se le emorroidi interne prolassano, cioè fuoriescono dal canale ano- rettale, può rivelarsi utile un cuscino apposito per alleggerire la pressione sulla zona rettale. I cuscini in questione sono ideati e realizzati in modo da consentire una omogenea distribuzione del peso corporeo su una superficie più ampia, minimizzando il contatto con le superfici rigide.
Qualche dritta sul regime alimentare
Cartellino rosso per:
- Alimenti che possono favorire l’infiammazione della mucosa locale: l’uso eccessivo di alcune spezie piccanti, cacao, cioccolato, caffè, insaccati salati, fritture, alcolici e superalcolici.
- Cibi e bevande con effetto astringente: tè, agrumi, soprattutto il limone, patate, banane acerbe potrebbero aggravare un disturbo emorroidario determinato dalla stitichezza.
- Cibi e bevande con azione lassativa. Se il problema emorroidario è acuito dall’emissione eccessiva di feci liquide e acide, sarà il caso di bere con moderazione il caffè. Introduciamo con moderazione (senza rinunciare) anche i legumi, ricchi di fibre.
Via libera a:
- Acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, per ammorbidire le feci in modo da agevolarne l’evacuazione.
- Frutta e ortaggi freschi di stagione, cereali integrali (è utile scegliere i grani antichi, ricchi di proprietà nutrizionali).
Inoltre:
Manteniamo uno stile di vita attivo
Meglio evitare sforzi fisici intensi, poiché potrebbero determinare traumi e microtraumi a carico del plesso delle emorroidi, ma non rinunciamo a una moderata attività motoria. Il suggerimento è seguire uno stile di vita dinamico, facendo qualche passeggiata quotidiana, venti minuti o una mezzora al giorno, per agevolare la circolazione.